Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura
coltivatore che li ottiene con le sue fatiche: è perciò desso che fa vivere il mondo. 3. La terra, abbandonata a sè stessa, inselvatichisce e si copre
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14. Strumenti per nettare il terreno. 1. Il rinettamento del terreno si fa a mano con una piccola marra o zappino, fig. 11, e col sarchiello, fig.12
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L'estirpatore, fig.14, è un gruppo di tre, o cinque, e fino a sette vomeri triangolari, a doppio taglio, saldamente fissati in un telaio di legno, o
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La zappa a cavallo, fig.13, è un gruppo di zappe fisse ad un telaio tirato da un cavallo.
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smuove anche meglio. DOMANDE: 1. Con quali strumenti a mano si netta il terreno? - Con quali da tiro? - Che cosa è la zappa a cavallo? - L'estirpatore
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15. Il maggese. 1. Certi terreni sono così infestati da cattive piante, che le sarchiature a mano, e con istrumenti, non bastano a nettarli. Allora
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Riassunto. I lavori sono necessari a rendere il terreno soffice, e netto dalle male piante. Meglio, e più profondamente, si smuove il terreno, e più
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avrai preparato una conveniente abitazione alle piante. Ma non bastano i lavori, da soli, a farti ottenere abbondanti raccolti. Se per alcuni anni di
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5. Come si sciupa il letame. 1. Molti coltivatori si credono di conoscere a fondo il mestiere, ma coi fatti dimostrano di non saperlo. Basta guardare
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inviluppo interno, a vivi colori, che si chiama la corolla; e dentro a questa gli organi veri della riproduzione, che sono gli stami e il pistillo. Gli stami
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9. La buona concimazione. 1. Già ti dissi, che misurando alla terra il letame a centellini, non si dura molta fatica a insaccare il grano. E così
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1. Necessità di concimi in aggiunta allo stallatico. 1. Tutto il letame che si produce in un podere non basta a restituire al terreno quanto i
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(trifoglio, medica, ecc.); dà robustezza al gambo del frumento, e impedisce che alletti; favorisce la vegetazione di tutte le piante, accelerando a loro
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correttivo, ed un concime. Opera come la calce; ma la sua azione è meno energica. Si applica a intervalli di 5 a 10 anni, ed in quantità di 50 a 100 e fino a
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concime utile a tutte le terre, e a tutte le piante, specialmente alle viti, agli alberi fruttiferi, alle patate, ai prati umidicci, dai quali fanno
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scomposizione, e crescere la efficacia di queste materie concimanti, giova farne composte entro una fossa, in cui si dispongono a letti alterni di calce
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nel sotterrare, appena giunte a fioritura, piante appositamente coltivate. Il sovescio è una pratica eccellente, economica, possibile dappertutto; buona
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ragione di 4 quintali per ettare, e in due volte: metà a principio di primavera, e l'altra metà dopo il primo taglio. Giova pure ai cereali, dato
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9. Escrementi ovini. 1. Il concime ovino è tre volte più forte, a volume uguale, del letame; ma è di poca durata. Per evitare le spese di trasporto
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fino a 150 mgr. per ettaro; la loro azione dura per tre anni sulle terre arative, e per cinque a sei anni sui prati. 3. I peli, le unghie, la lana, i
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, strati di concime e di terra. Le composte si fanno con qualunque materia, sia minerale, vegetale, od animale, purchè facile a disgregarsi, e a
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sono gli alimenti più necessari alle diverse specie di piante coltivate. A queste mescolanze si dà il nome di concimi chimici. 2. Se ne preparano di
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Riassunto. Rende più un ettaro di terra ben concimato, che non quattro, o cinque, senza ingrasso. Ma, a concimar bene tutte le terre d'un podere, non
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. Il fusto muore ogni anno, dopo aver fruttificato, e si rifà, a primavera. Tali sono l'ortica, l'erba medica, il trifoglio, e molte erbe dei prati. Si
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vegetazione delle piante rimane sospesa, fino a che torni la primavera a ridestarla. 2. Le piante non abbisognano tutte d'un egual grado di calore. Infatti
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a far germogliare un seme. Due altre condizioni abbisognano ancora pel germogliamento: l'aria e l'acqua. Se manca una delle tre condizioni, il seme
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4. L'acqua nel terreno e nell'aria. 1. Dove cade il seme, là sorge la pianta, e vi passa tutta la vita. Gli animali girano a cercarsi il nutrimento
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, se frequenti nell'estate, fan bene ai prati, e male ai frutti. Le pioggie, a principio di primavera, favoriscono le seminagioni; più tardi disturbano
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3. Le piante e gli animali utili. 1. Il numero delle piante create da Dio a popolare la terra è grandissimo: ve n'ha di tutte specie, di tutte forme
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vantaggio del coltivatore. Al contrario, se il magazzino è mal fornito, e l'abitazione malsana, le piante vi stanno a disagio, crescono stentate, e non
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5. Terreni sabbiosi. 1. I terreni sabbiosi, in cui cioè predomina la sabbia, hanno caratteri opposti a quelli dei terreni argillosi: ti è dunque
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al principio di primavera; poi diventano aridi e brulli. Son facilissimi a lavorarsi in ogni tempo; non hanno fondo pel concime, e rapidamente lo
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, tu a coltivarli non guadagneresti neppur l'acqua per levarti la sete. Le piante non troverebbero in questi terreni condizioni necessarie per crescere
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nelle terre buone. Si dice superficiale, o sottile un terreno di 10 a 13 centimetri di spessore; mezzano, di 16 a 18 centimetri; profondo, di 24 a 27
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un terreno argilloso, o sabbioso, poco profondo, abbia un sottosuolo di natura contraria. In questo caso, con lieve spesa; lo si può correggere, a
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trova nello stesso sottosuolo, od almeno a non troppa distanza dal fondo, uno strato di buona marna. Tu sai che la marna, detta anche tufo, è un
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pietre a mano, o spezzandole col piccone, o facendole saltare, se molto grosse, con la polvere da mine. Dove abbondano, si tolgono almeno quelle che
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5. Scopo della coltivazione. 1. Il coltivatore rivolge le sue cure speciali a migliorare, in ciascuna pianta, il prodotto che è scopo della sua
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piano uniforme, e leggermente inclinato; o a più spianate, succedentisi l'una all'altra, e con lieve pendìo; oppure ad ale, o versanti, concorrenti, due
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essa aveva in magazzino, ancora crudi, e non utili, si vanno cuocendo al fuoco del sole, al contatto dell'aria, e si sciolgono nell'acqua. Oltre a ciò
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gambe, ecc. Queste varie parti del corpo, od organi, hanno struttura diversa, e son destinate a funzioni od uffizi diversi. Anche le piante hanno organi
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4. Forma, numero e tempo dei lavori. 1. La superficie del terreno lavorato si dispone a porche, o a spianate. Le porche sono aiuole strette, convesse
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5. Strumenti aratori: vanga e zappa. 1. Esaminiamo ora gli strumenti aratori, ossia gli arnesi che servono a preparare la terra per la coltivazione
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difficili a vangarsi. Allora si ricorre al piccone, fig. 6. 4. Si adoperano specialmente la vanga e la zappa per smuovere la terra nei vigneti, nei
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regolatore, la stiva, il dentale. 2. Il bure, serve a trasmettere all'aratro il movimento dato dagli animali. Il tiro di questi si applica al regolatore
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9. L'aratro chiama l'erpice. 1. L'aratro smuove, e rivolta la terra; ma la lascia in zolle, e a superficie diseguale. Nel terreno semplicemente arato
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3. All'erpice si dà una forma diversa, secondo la natura dei terreni cui deve servire; secondo che questi son arati a solchi, od a piano; e secondo
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germinazione delle sementi, ed aiuta la vegetazione delle piante. DOMANDE: 1. Basta l'erpice in terre compatte a sminuzzare le zolle? - A che serve il
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, per accrescere la fertilità del terreno. Dopo ciò hai seminato. Or bene: per assicurare la buona raccolta, non ti resta più nulla a fare? A questa
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sole, per germogliare. 2. Nella terra smossa, e concimata, le malerbe si trovano, come si dice, nella bambagia, per sfogarsi a loro capriccio. Mettono
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